La riscossa del vecchio vinile

di maristella 3 marzo 2008
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Vinile is not dead! Amanti della musica, del suono puro e sincero del vecchio disco in vinile, inconfondibile grazie ai solchi e all’uso spasmodico ed incontrollato dell’amato 45 giri, il vostro momento è arrivato (o tornato)! Potete rispolverare i vostri vecchi vinili ed esibirli con la ragazza di turno perché la corrente vintage che impazza in ogni dove esige un ritorno alle origini anche nei gusti musicali. A 60 anni esatti dalla sua invenzione ed introduzione il vinile torno alla riscossa e risolleva, anche se solo in minima parte, la decadenza dell’industria discografica.

Nel 2007, sono stati venduti in tutto il mondo tra album e 45 giri ben 990 mila pezzi in vinile stabilendo un ragguardevole 15,4% in più rispetto al 2006, per una quota di mercato pari allo 0,2%. Solo in Italia, nel primo semestre del 2007,  il fatturato è ammontato a 150 mila euro pari a 10mila pezzi venduti e cioè ad uno strabiliante 250% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La grande novità di questi dati è legata anche al fatto che chi acquista vinili non è soltanto il 40-50enne nostalgico ed appassionato di musica ma anche il giovanissimo amante del suono della musica, vero intenditore dell’effetto acustico. E questo è percepibile sia dall’avanzare di nuove tecnologie adatte ad una fascia di utenza più giovane o comunque tecnologicamente istruita (la Numark, ad esempio, sta commercializzando un giradischi, il TTUsb in grado di leggere i vinili e, tramite il collegamento via Usb direttamente al pc, di trasformare in digitale il contenuto) e dalla proposta di vinile presente sul mercato.

Musicisti del calibro di Radiohead, oltre alla distribuzione di In Rainbows direttamente da internt ad offerta libera, hanno prodotto anche un’edizione in vinile. Stessa cosa per i Depeche Mode, Manu Chao e Rolling Stones. Gli U2 per celebrare il ventennale del loro album album The Joshua Tree, hanno scelto l’edizione in vinile. Tra le rock star di casa nostra, spicca il nome di Vasco Rossi che, dopo la pubblicazione di un cofanetto di singoli in versione 45 giri, ora farà uscire anche il nuovo disco nello stesso formato.

Se questo non fosse sufficiente a proclamare la rinascita del vinile, basta annusare l’aria ed aprire gli occhi: la Sony Bmg in Italia ha iniziato a ripubblicare in vinile, al prezzo di 14 euro, alcuni dischi che hanno fatto storia: Elvis Presley, Miles Davis, Lou Reed, Simon & Garfunkel e altri, segno tangibile di un affare promettente.

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2 risposte a “La riscossa del vecchio vinile”

  1. Anonimo ha detto:

    Era ora, ma il bel suono dell’LP che ora le case discografiche decantano, 25 anni fa non lo sentivano? quanto tempo perso….

  2. Anonimo ha detto:

    Sono contento per i più giovani, che potranno almeno
    una volta ascoltare il suono del vinile, anche se è solo perchè attualmente conviene alla case discografiche……