L’ultimo album dei Radiohead disponibile online ad offerta libera

di maristella 2 ottobre 2007
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Uscirà il 10 ottobre prossimo l’attesissimo album dei Radiohead, intitolato In Rainbows’, ma su internet la prevendita è già iniziata. Con una grossa novità che sta facendo letteralmente impazzire le case discografiche: il nuovo album sarà acquistabile su internet con un’offerta libera venduto direttamente dal complesso. Da quattro anni la band di Thom Yorke non ha un’etichetta (dalla pubblicazione di ‘Hail to the thief’) ed ora decide di scavalcare la tradizionale catena di distribuzione, con grande disappunto di Apple che si è vista rifilare un sonoro diniego ai suoi iTunes Store. Il settimo lavoro sarà distribuito in due formati differenti. Il primo, destinato ai fan più affezionati, è un Discobox contenente diciotto nuove tracce sia su due cd che su due vinili da 12”, oltre ad illustrazioni, foto, video, testi delle canzoni e perfino il codice per scaricare il disco stesso. Il tutto sarà acquistabile a partire dal prossimo dicembre al prezzo di 40 sterline (circa 57 euro) rivolgendosi all’abituale concessionaria del merchandising della band che gestirà sia la vendita sia la consegna. Il secondo è il download. Questa opzione non prevede nessun tipo di prezzo. Chi vuole scaricare l’album viene invitato ad offrire la cifra che preferisce e che crede adeguata per il lavoro della band di Oxford. Chi decide di optare per questa scelta riceve, in seguito, una mail di conferma, con il codice di attivazione, sfruttabile a partire dal 10 ottobre prossimo. La scelta dei Radiohead si staglia come una luminosa novità nel firmamento del panorama musicale mondiale, anche se da tempo Magnatune e Jamendo battono questa pista. E’ la prima volta, però, che un gruppo di fama internazionale sceglie un certo tipo di modello distributivo, probabilmente per contrastare la crisi dovuta al download illegale. Se questa strada avrà successo si possono prevedere molti altri outing di questo genere. Come sottolinea il guru dell’industria musicale Bob Lefsetz sul suo blog, in passato c’erano stati altri artisti del calibro di Bruce Springsteen o dei Pearl Jam che avevano deciso di incidere senza un contratto discografico: ma tutti loro, senza alcuna eccezione, si erano poi accordati con le major per la distribuzione della propria musica. Tutti, tranne i Radiohead.

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