Ora sappiamo davvero che la morte di Michael Jackson è stata tristemente inutile. Kenny Ortega, il produttore dei concerti che Jacko avrebbe dovuto tenere a Londra la scorsa estate, aveva promesso uno spettacolo senza precedenti. Aveva ragione. Ieri notte a New York abbiamo visto l’anteprima mondiale di “This is it”, un grande film documentario girato durante le prove di Jackson allo Staples Center di Los Angeles, quattro mesi di lavoro curato nei minimi dettagli, sfumato nel nulla.
Il film è un condensato di straordinarie performance, interpretazioni, danze, avveniristiche sperimentazioni tecnologiche, interazioni di Jackson con musicisti e tecnici, editato dalle centoventi ore di filmati delle prove, che ci ha fatto vedere in tutta la sua bellezza il concerto che non c’è mai stato.
Si vede Michael Jackson inedito, lucido, in ottima forma fisica a pochi giorni dalla sua morte. Nelle scene centrali del film, l’artista ha perfettamente il controllo della situazione. Un leader indiscusso che riprende i suoi collaboratori con misurata fermezza, mai arrogante, mai sopra le righe, con un carisma e uno slancio artistico insuperabili, come sempre.
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