Pubblicato in: Folk e Musica popolare

MODENA CITY RAMBLERS, folk targato Emilia

di Roberto Sonego 30 agosto 2010
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I "Modena" con ancora Cisco in formazione come voce solista (il secondo da sinistra)

Verdi brughiere d’Irlanda, pinte di Guinness, pub fumosi, lambrusco, nebbia e piadine calde, profumo di Africa lontana, un mare di bandiere rosse… sto diventando matto? No. O, perlomeno, non ancora. E’ che i Modena City Ramblers non sono solamente musica, sono musica, colori, profumi, sogni ad occhi aperti e a braccia alzate al cielo, grandi sospiri e grandi emozioni.

E quelle che ho descritto sono solo una parte infinitesimale di ciò che si prova quando si infila un cd dei Mcr nel lettore.

I Mcr nascono a Modena (ma và, direte voi … ebbene sì) nel 1991 e già dal primo demo tape fu chiara l’impronta data alla loro musica dall’uso massiccio, sopra ogni altro, di due strumenti fondamentali che, purtroppo, nella musica odierna sono totalmente assenti: la fisarmonica a spalla e il flauto dolce. Con la pubblicazione, poi, di Riportando tutto a casa del 1994 questa impronta divenne un vero e proprio stile. Ascoltando tutti i lavori dei Modena è, infatti, impossibile non respirare l’aria delle due terre alle quali sono sempre stati affezionatissimi e che hanno sempre amato sopra ogni altra: l’Irlanda e l’Emilia.

Tra le altre mi preme citare la versione “modenese” di The Great Song of Indifference di Bob Geldof tradotta in A m’in ceva un caz (serve la traduzione?).

Ed è proprio per questo forte legame che li hanno tenuti legati alla loro terra d’origine che i Modena hanno sempre inserito in quasi tutti i loro lavori almeno un paio di brani in stretto dialetto modenese (testo di “delinqueint ed Modna“). Scelta molto coraggiosa per il semplicissimo fatto che, ovviamente, fuori dall’Emilia quelle canzoni non sarebbero state comprese a fondo. Purtroppo per chi vi scrive raccontare la storia di ogni loro lavoro sarebbe impossibile anche perchè si tenga presente che dal primo cd, appunto, datato 1994 all’ultimo datato 2009 sono usciti 11 cd oltre a rarità, partecipazioni a lavori con altri artisti, ecc. Da ricordare, comunque, la presenza al ricordo in memoria dello scomparso e mai abbastanza rimpianto Augusto Daolio icona e leader storico dei Nomadi uno dei gruppi di ispirazione per i Modena.

Mcr-I cento passi

Purtroppo fu una delle scelte musicali (e non solo) che, da una parte, rafforzarono il legame con i fans, ma, dall’altra  chiusero la porta a milioni di ascoltatori “ottusi” che videro nella chiara impronta militante comunista un motivo, per loro valido, di non tentare nemmeno di ascoltare la loro musica. Tanti dei brani dei Mcr, in effetti, raccontano dell’età dell’oro del comunismo, quella del Pci, del “mare di bandiere rosse” e di Enrico Berlinguer che i Modena piangono nel brano “I funerali di Berlinguer”.

E anche in questi casi i Modena si distinguono: nella capacità, che ormai pochi adesso hanno, di “raccontare” nelle loro canzoni e non solo di cantarle.

Nella loro storia i Modena hanno cambiato tantissimi membri della loro formazione negli anni così come tantissimi sono gli strumenti che negli anni hanno suonato. La loro formazione attuale è questa: Davide “Dudu” Morandi voce, Massimo “Ice” Ghiacci basso, Franco d’Aniello flauto, tromba, sassofono, Francesco “Fry” Moneti chitarra acustica ed elettrica, Roberto “Robby” Zeno batteria, percussioni, Leonardo “Leo” Sgavetti fisarmonica, pianoforte, organo Luciano Gaetani bozouki, banjo, chitarra acustica Luca Serio Bertolini chitarra acustica.

Una svolta importante nella storia dei Mcr fu l’addio alla formazione del leader storico Cisco che venne sostituito dal sassolese Davide Morandi (che però aveva già partecipato ai cori del primo CD) e dalla correggese Betty Vezzani. In tutte le loro canzoni “politiche” una menzione va data alla loro versione di Contessa di Paolo Pietrangeli, una canzone storica di protesta del movimento operaio dalla quale, però, lo stesso Pietrangeli prese le distanze proprio per le modifiche nel testo che vedeva i toni politici attenuarsi. E proprio per questo la canzone, per quanto rimase sempre nella memoria dei fans, venne definitivamente eliminata dalle esibizioni live.

Attualmente i Modena ancora girano l’Italia in tour, il sottoscritto li ha visti di recente e posso dire che nonostante il tempo passi le emozioni che si provano sono sempre tante e forti.

L’articolo è terminato e, se probabilmente qualcuno mi rimprovererà di aver scritto poco sui Modena City Ramblers, non posso altro che dargli ragione.

Ma lo ho fatto per un semplice motivo: la loro storia è ancora viva, da vivere e tutta ancora da scrivere

Mcr-Ninnananna

“go raibh maith agat (grazie in irlandese)” Modena City Ramblers!

La line-up attuale con Davide "Dudu" Morandi (il 4° da sinistra) alla voce solista

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