Fuori piove e io dentro a rovinarmi il cervello con la consolle. Quale? Ma chi se ne frega, tanto il risultato è uguale! No, non posso andare avanti a lobotomizzarmi così. Spengo tv e consolle e mi metto a pensare a cosa poter fare con una giornata del cavolo così senza buttarla via bruciandomi i neuroni.
Potrei andare a farmi un giro al centro commerciale, mi passo una mezza giornata e magari compro qualcosa che mi distragga. Ok, mi avvio, sì sì, andata. Ombrello alla mano, esco e vado. Il centro commerciale a quest’ora del pomeriggio è semivuoto. Meglio così, meno file meno stress.
Da dove parto? Reparto alimentari no, assolutamente. Se mi butto sulle schifezze magari mi sfogo un po’ ma ingrasso come un maiale. Abbigliamento? Se, come no… a fine mese mi metto quello che trovo nei cassetti! Ci sarebbero i videogiochi, ma: primo, costano per cui come sopra, e secondo, mi sto già abbastanza rimbecillendo con la consolle per cui… come sopra.
E quindi o continuo a girare nel centro commerciale come uno zombie senza meta, senza idea di cosa comprare e con come unico scopo il far passare il tempo oppure… ma sì, ecco. Magari al reparto musica trovo qualcosa che mi soddisfi senza svuotarmi il portafoglio. Ok, illuminazione: mi cerco un cd che magari mi recuperi la giornata!
Ma cosa compro? Roba impegnativa no, figurati, ci mancherebbe solo musica che mi impegni i pochi neuroni che mi sono rimasti. Andiamo su qualcosa di leggero.
Vediamo… ecco! Questi non li ho, i SUM-41 li ho ascoltati, ma non ho nulla. E costano pure pochino. Bene, andata: mi compero un cd dei SUM-41.
Sicuramente starai pensando: ma che cavolo di articolo, quand’è che ci dici qualcosa di loro? Beh, se devo essere sincero non è che avessi esattamente l’intenzione di scrivere un pezzo sulla storia della band. Diciamo più che questo post è da leggere più come un consiglio per gli acquisti.
Il motivo è semplice: secondo me, i SUM-41 non resteranno mai nella memoria musicale delle generazioni. Se anche mi mettessi a scrivere quando si sono formati e come sono cresciuti, non credo che nessuno lo terrebbe a mente. Ecco perché preferisco dire perché, sempre IMHO, vale la pena di comprare un loro cd.
Pensa a quando sei al mare, in spiaggia: fa un caldo tremendo e un bel bagno è quel che ci vuole per un po’ di refrigerio. Dopo essere uscito dall’acqua stai ancora bene, ma pian piano l’effetto refrigerio sparisce. Però, per quanto è durato, è stato una gran cosa! Stessa cosa per i brani di questa band.
Una domanda potrebbe essere: quale cd compero, inizio dai primi o no?
Beh, fai come vuoi. Non è come comprare, non so, un cd dei Pink Floyd o dei Genesis; in quel caso si sa quali sono i capolavori e quali vanno seguiti con maggiore interesse. Con i Sum-41 non ti devi mettere troppi dubbi: tutti i loro album sono più o meno allo stesso livello, nessuno è un capolavoro, ma nemmeno una porcheria. L’effetto all’ascolto è lo stesso.
A me, personalmente, piace Does this Look Infected? del 2002, quello che poi ho comprato. Non tanto per le canzoni di per sé quanto per la copertina, discretamente disturbante.
E qui tiriamo un attimo le somme. Sì, vale la pena spendere i soldi per acquistare un loro cd, ma a scopo (diciamo) terapeutico: prima o poi arriva per tutti una di quelle giornate in cui va tutto storto e serve davvero una valvola di sfogo per vedere le cose nella giusta prospettiva. I lavori dei Sum-41 sono il rimedio che ti propongo.
Se sono riuscito a convincerti degli effetti benefici della musica per non pensare sarò davvero felice. E se poi ti sarai convinto a comprare e ascoltare un cd dei Sum-41 (e questo ti sarà servito) sarò ancora più felice. Nel caso, invece, in cui non ti fidi del mio consiglio… beh, amici come prima. Anzi, se è così, facciamo una cosa: tu dimenticati di aver letto questo articolo e sarà come se io non l’avessi mai scritto. ; )